Bonus edilizi 2024: vediamo quali possiamo ancora richiedere
Superbonus con aliquota al 70% e poi Ecobonus, Sismabonus e molti altri. Ecco come funzioneranno fino alla riforma generale.
Come si evolveranno i bonus edilizi nel 2024? Gli ultimi aggiornamenti suggeriscono che nel prossimo anno non ci saranno modifiche significative. Tuttavia, la richiesta di proroga, focalizzata sul Superbonus, potrebbe mantenere aliquote agevolate per i cantieri condominiali con lavori avanzati.
Superbonus al 70% per i condomìni Nel 2024, l’aliquota del Superbonus si ridurrà al 70% per i condomìni e gli edifici con un massimo di quattro unità immobiliari appartenenti a un unico proprietario. Questa diminuzione coinvolgerà sia i nuovi lavori che la continuazione di quelli già avviati con aliquote al 110% o al 90%. Indipendentemente dalle variazioni dell’aliquota, la detrazione sarà calcolata su un tetto di spesa variabile in base all’intervento.
Sono stati presentati emendamenti che potrebbero influenzare la proroga del Superbonus, specialmente per cantieri con almeno il 60% dei lavori completati. Il Superbonus manterrà un’aliquota del 110% nelle zone sismiche, mentre scadrà per gli immobili unifamiliari il 31 dicembre 2023.
Ecobonus dal 50% al 75% Nel 2024, le spese per gli interventi di efficientamento energetico di abitazioni e imprese saranno agevolate con detrazioni del 50% o del 65%. Per le parti comuni di edifici condominiali che coinvolgono almeno il 25% dell’involucro, è prevista una detrazione del 70%. Tale percentuale sale al 75% se l’intervento migliora la prestazione energetica invernale ed estiva.
I limiti massimi della detrazione per singole unità immobiliari variano da 30.000 a 100.000 euro, mentre per le parti comuni condominiali, il calcolo si basa su un ammontare delle spese fino a 40.000 euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari.
Sismabonus dal 70% all’85% Gli interventi per la messa in sicurezza antisismica nel 2024 godranno di una detrazione del 70% se determinano il passaggio a una classe di rischio inferiore e del 75% se il passaggio coinvolge due classi di rischio inferiori. Il tetto di spesa per calcolare la detrazione è di 96.000 euro per unità immobiliare all'anno.
Nei condomìni, le detrazioni sono del 75% se l’intervento riduce di una classe il rischio sismico e dell’85% se riduce di due classi. In questo caso, il tetto di spesa per la detrazione è di 96.000 euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio.
Fino al 31 dicembre 2024, è in vigore anche il Sismabonus acquisto per l’acquisto di case antisismiche nelle zone sismiche 1, 2 e 3 (ex opcm 3724/2003). Questo bonus prevede una detrazione Irpef calcolata sul prezzo di vendita dell’unità immobiliare.
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